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la leggerezza perduta

Unknown Author
4.9/5 (21592 ratings)
Description:La leggerezza perduta, di Cristina Bellemo e Alicia Baladan, coinvolge e ha una qualità rara: coniuga il senso pratico della realtà con la resa immaginifica dell’irrealtà in maniera esemplare e con una naturalezza che induce alla lettura rapita, quella che i bambini ricercano (e gli adulti spesso agognano: un testo che incolli alle pagine nutrendo chi legge), chiedono a viva voce, in qualsiasi ora del giorno e, ahimè!, della notte.Le pagine si svolgono in tavole che sono affreschi, o meglio ancora, arazzi; arazzi medievali portatori di richiami alla modernità talmente tanto bene integrati tra un punto e un altro della trama, da dar luogo a un “surrealpopmedievalismo” delizioso, intrigante ed elegante. Ritrovo Magritte e il suo Castello dei Pirenei; ripenso agli altri mondi di Escher, che ritorna anche nei mosaici che compongono scale e pavimenti; ritrovo la Tentazione di Sant'Antonio senza l’inquietudine e priva dell’angoscia che contraddistinguono Dalì. Il testo si dipana con leggerezza, senza voler istruire o suggerire significati altri, racconta una storia che è perfetta dalla prima fino all’ultima riga. Esempio illuminante di come possano essere vivi e produttivi il talento e la passione quando si incrociano a doppio filo con la competenza.C’era una volta un castello in piena regola: con il suo borgo, col suo re e i suoi abitanti, compresi cavalieri con tanto d’armatura. L’unica eccezione è che il castello s’adagia non sulla terra ma su una nuvola, e questo da quando si ha memoria. Giorno dopo giorno, anno dopo anno, però, gli abitanti hanno accumulato in uno spazio che è giocoforza limitato, gli oggetti più disparati, specchio di sentimenti e attitudini altrettanto variegate. Tanto è stracolmo da incominciare a scricchiolare sotto il peso delle cose, rischia di sprofondare. L’unica soluzione è di liberarsi del superfluo (con un’attenzione al lessico che rimane tra le righe arricchendolo), e così ordina di fare a tutto il suo popolo il re Celeste, che per fortuna, accumulando di tutto non ha ancora soffocato del tutto la reale saggezza.Tutti si liberano di qualcosa e nel farlo ne acquisiscono altre, senza peso ma considerevolmente più consistenti. C’è chi rinuncia alle passeggiate a motore o al frullatore per montarsi la testa, così come chi tenta di liberarsi di ansie e paure lanciandole oltre i merli del castello. I risultati sono immediati e salvifici.È un castello la cui leggerezza rimanda a Calvino: i suoi cavalieri hanno radici rampanti, talvolta dimezzate, altre ancora invisibili. Il tono è quello tanto ambito e diretto a là Rodari. È un castello nel cielo che associo anche ad Hayao Miyazaki, alla sua levità. Non mi serve altro per dire che questo è un albo che rientra a pieno titolo tra quelli che non possono mancare nella libreria dei vostri bambini.We have made it easy for you to find a PDF Ebooks without any digging. And by having access to our ebooks online or by storing it on your computer, you have convenient answers with la leggerezza perduta. To get started finding la leggerezza perduta, you are right to find our website which has a comprehensive collection of manuals listed.
Our library is the biggest of these that have literally hundreds of thousands of different products represented.
Pages
Format
PDF, EPUB & Kindle Edition
Publisher
Topipittori
Release
2013
ISBN
8889210958

la leggerezza perduta

Unknown Author
4.4/5 (1290744 ratings)
Description: La leggerezza perduta, di Cristina Bellemo e Alicia Baladan, coinvolge e ha una qualità rara: coniuga il senso pratico della realtà con la resa immaginifica dell’irrealtà in maniera esemplare e con una naturalezza che induce alla lettura rapita, quella che i bambini ricercano (e gli adulti spesso agognano: un testo che incolli alle pagine nutrendo chi legge), chiedono a viva voce, in qualsiasi ora del giorno e, ahimè!, della notte.Le pagine si svolgono in tavole che sono affreschi, o meglio ancora, arazzi; arazzi medievali portatori di richiami alla modernità talmente tanto bene integrati tra un punto e un altro della trama, da dar luogo a un “surrealpopmedievalismo” delizioso, intrigante ed elegante. Ritrovo Magritte e il suo Castello dei Pirenei; ripenso agli altri mondi di Escher, che ritorna anche nei mosaici che compongono scale e pavimenti; ritrovo la Tentazione di Sant'Antonio senza l’inquietudine e priva dell’angoscia che contraddistinguono Dalì. Il testo si dipana con leggerezza, senza voler istruire o suggerire significati altri, racconta una storia che è perfetta dalla prima fino all’ultima riga. Esempio illuminante di come possano essere vivi e produttivi il talento e la passione quando si incrociano a doppio filo con la competenza.C’era una volta un castello in piena regola: con il suo borgo, col suo re e i suoi abitanti, compresi cavalieri con tanto d’armatura. L’unica eccezione è che il castello s’adagia non sulla terra ma su una nuvola, e questo da quando si ha memoria. Giorno dopo giorno, anno dopo anno, però, gli abitanti hanno accumulato in uno spazio che è giocoforza limitato, gli oggetti più disparati, specchio di sentimenti e attitudini altrettanto variegate. Tanto è stracolmo da incominciare a scricchiolare sotto il peso delle cose, rischia di sprofondare. L’unica soluzione è di liberarsi del superfluo (con un’attenzione al lessico che rimane tra le righe arricchendolo), e così ordina di fare a tutto il suo popolo il re Celeste, che per fortuna, accumulando di tutto non ha ancora soffocato del tutto la reale saggezza.Tutti si liberano di qualcosa e nel farlo ne acquisiscono altre, senza peso ma considerevolmente più consistenti. C’è chi rinuncia alle passeggiate a motore o al frullatore per montarsi la testa, così come chi tenta di liberarsi di ansie e paure lanciandole oltre i merli del castello. I risultati sono immediati e salvifici.È un castello la cui leggerezza rimanda a Calvino: i suoi cavalieri hanno radici rampanti, talvolta dimezzate, altre ancora invisibili. Il tono è quello tanto ambito e diretto a là Rodari. È un castello nel cielo che associo anche ad Hayao Miyazaki, alla sua levità. Non mi serve altro per dire che questo è un albo che rientra a pieno titolo tra quelli che non possono mancare nella libreria dei vostri bambini.We have made it easy for you to find a PDF Ebooks without any digging. And by having access to our ebooks online or by storing it on your computer, you have convenient answers with la leggerezza perduta. To get started finding la leggerezza perduta, you are right to find our website which has a comprehensive collection of manuals listed.
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Pages
Format
PDF, EPUB & Kindle Edition
Publisher
Topipittori
Release
2013
ISBN
8889210958
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