Read Anywhere and on Any Device!

Special Offer | $0.00

Join Today And Start a 30-Day Free Trial and Get Exclusive Member Benefits to Access Millions Books for Free!

Read Anywhere and on Any Device!

  • Download on iOS
  • Download on Android
  • Download on iOS

L'Inghilterra - L'avversario del continente europeo

Johann Von Leers
4.9/5 (25633 ratings)
Description:Il testo riprodotto nel "Quaderno di geopolitica" col titolo "L'Inghilterra. L'avversario del continente europeo", è la traduzione della conferenza che von Leers tenne in lingua tedesca, il 15 giugno 1940, presso la sezione di "Storia della Civiltà" dell'Istituto Kaiser Wilhelm di Roma.Il professore tedesco individua nel 1090, e cioè nell'invasione normanna, il punto di svolta e la data di nascita della moderna Inghilterra: prima d'allora, gli abitanti angli, sassoni e juti erano stati pacifici contadini; dopo l'arrivo e la vittoria di Guglielmo il Conquistatore, «l'Inghilterra normanna divenne l'elemento perturbatore di prim'ordine in Europa». Spiega ancora von Leers: «Dal momento che i Normanni presero possesso delle isole britanniche, la politica estera che da lì partiva mutò completamente. Gli Anglosassoni si erano soltanto difesi contro gli attacchi che partivano dalla terraferma. I Normanni invece si servirono dell'Inghilterra come base per reprimere le potenze della terraferma. Per primi hanno valorizzato l'insularità inglese, il vantaggio di essere in una terra senza vicini e inattaccabile, come politica di potenza». Nelle pagine che seguono, attraverso l'attenta rievocazione storica, von Leers individua i tratti principali della strategia "anglonormanna" - tratti nei quali riconosciamo molti tipici elementi della condotta d'una potenza talassocratica. Gl'Inglesi riconobbero nella maggiore potenza continentale - prima la Francia e la Spagna, poi la Germania - il loro principale nemico, e contro di essa rivolsero tutti gli sforzi, tenendo però ben fermi due elementi tattici: la valorizzazione della loro insularità, che faceva d'una minaccia diretta un caso remotissimo; l'aggiramento del proprio punto debole, ossia la debolezza demografica, col ricorso a "truppe ausiliarie", cioè agli altri paesi europei fomentati contro la prima potenza. L'acrimonia di Londra verso la Francia (e, dopo Sedan, verso la Germania), sarebbe in realtà lo specchio d'una generale ostilità verso l'Europa: l'Inghilterra eleva il proprio status di potenza attraverso la supremazia marittima, e per mantenerla dev'essere sicura che non spuntino concorrenti; in particolare, deve impedire che l'Europa s'unisca sotto una sola bandiera e, assicuratasi per terra, volga le proprie enormi risorse verso i mari (da qui la classica "politica dell'equilibrio"). In un certo senso, possiamo rivedere in questa strategia, la cui formulazione von Leers attribuisce alla regina Elisabetta (seconda metà del XVI secolo), un "clone" su scala minore di quella indicata alcuni decenni prima da Sir Halford Mackinder a dimensione eurasiatica.La lettura di questo piccolo volume risulta interessante non solo a livello storiografico, ma lo è tanto di più nella misura in cui, traendone spunto, si può attualizzarne il contenuto e trarne qualche insegnamento per le cose presenti. Infatti, come possiamo notare, la condotta geopolitica dell'Inghilterra non è sostanzialmente mutata dopo il 1945, ma si è semplicemente adattata alle mutate situazioni: allo scadimento del ruolo egemone della corona britannica, allo spostamento del centro di potenza mondiale, al tentativo d'unificazione europea. La strategia britannica si è adeguata a questi elementi di novità. Ai primi due, ha risposto accettando un ruolo subalterno agli USA, con tutto ciò che di remunerativo discende dall'essere "braccio destro" della maggiore potenza mondiale. Al terzo, non ha fatto altro che continuare per procura (di Washington) e con mezzi differenti (non più militari ma diplomatici) la tradizionale politica ostile ad ogni saldatura nel Vecchio Continente: compito che esercita dall'interno dell'Unione Europea, tramite lo strumento del veto conferitole dal requisito dell'unanimità, prevenendo per quanto possibile ogni forma d'integrazione politica.We have made it easy for you to find a PDF Ebooks without any digging. And by having access to our ebooks online or by storing it on your computer, you have convenient answers with L'Inghilterra - L'avversario del continente europeo. To get started finding L'Inghilterra - L'avversario del continente europeo, you are right to find our website which has a comprehensive collection of manuals listed.
Our library is the biggest of these that have literally hundreds of thousands of different products represented.
Pages
61
Format
PDF, EPUB & Kindle Edition
Publisher
Edizioni all'Insegna del Veltro
Release
ISBN

L'Inghilterra - L'avversario del continente europeo

Johann Von Leers
4.4/5 (1290744 ratings)
Description: Il testo riprodotto nel "Quaderno di geopolitica" col titolo "L'Inghilterra. L'avversario del continente europeo", è la traduzione della conferenza che von Leers tenne in lingua tedesca, il 15 giugno 1940, presso la sezione di "Storia della Civiltà" dell'Istituto Kaiser Wilhelm di Roma.Il professore tedesco individua nel 1090, e cioè nell'invasione normanna, il punto di svolta e la data di nascita della moderna Inghilterra: prima d'allora, gli abitanti angli, sassoni e juti erano stati pacifici contadini; dopo l'arrivo e la vittoria di Guglielmo il Conquistatore, «l'Inghilterra normanna divenne l'elemento perturbatore di prim'ordine in Europa». Spiega ancora von Leers: «Dal momento che i Normanni presero possesso delle isole britanniche, la politica estera che da lì partiva mutò completamente. Gli Anglosassoni si erano soltanto difesi contro gli attacchi che partivano dalla terraferma. I Normanni invece si servirono dell'Inghilterra come base per reprimere le potenze della terraferma. Per primi hanno valorizzato l'insularità inglese, il vantaggio di essere in una terra senza vicini e inattaccabile, come politica di potenza». Nelle pagine che seguono, attraverso l'attenta rievocazione storica, von Leers individua i tratti principali della strategia "anglonormanna" - tratti nei quali riconosciamo molti tipici elementi della condotta d'una potenza talassocratica. Gl'Inglesi riconobbero nella maggiore potenza continentale - prima la Francia e la Spagna, poi la Germania - il loro principale nemico, e contro di essa rivolsero tutti gli sforzi, tenendo però ben fermi due elementi tattici: la valorizzazione della loro insularità, che faceva d'una minaccia diretta un caso remotissimo; l'aggiramento del proprio punto debole, ossia la debolezza demografica, col ricorso a "truppe ausiliarie", cioè agli altri paesi europei fomentati contro la prima potenza. L'acrimonia di Londra verso la Francia (e, dopo Sedan, verso la Germania), sarebbe in realtà lo specchio d'una generale ostilità verso l'Europa: l'Inghilterra eleva il proprio status di potenza attraverso la supremazia marittima, e per mantenerla dev'essere sicura che non spuntino concorrenti; in particolare, deve impedire che l'Europa s'unisca sotto una sola bandiera e, assicuratasi per terra, volga le proprie enormi risorse verso i mari (da qui la classica "politica dell'equilibrio"). In un certo senso, possiamo rivedere in questa strategia, la cui formulazione von Leers attribuisce alla regina Elisabetta (seconda metà del XVI secolo), un "clone" su scala minore di quella indicata alcuni decenni prima da Sir Halford Mackinder a dimensione eurasiatica.La lettura di questo piccolo volume risulta interessante non solo a livello storiografico, ma lo è tanto di più nella misura in cui, traendone spunto, si può attualizzarne il contenuto e trarne qualche insegnamento per le cose presenti. Infatti, come possiamo notare, la condotta geopolitica dell'Inghilterra non è sostanzialmente mutata dopo il 1945, ma si è semplicemente adattata alle mutate situazioni: allo scadimento del ruolo egemone della corona britannica, allo spostamento del centro di potenza mondiale, al tentativo d'unificazione europea. La strategia britannica si è adeguata a questi elementi di novità. Ai primi due, ha risposto accettando un ruolo subalterno agli USA, con tutto ciò che di remunerativo discende dall'essere "braccio destro" della maggiore potenza mondiale. Al terzo, non ha fatto altro che continuare per procura (di Washington) e con mezzi differenti (non più militari ma diplomatici) la tradizionale politica ostile ad ogni saldatura nel Vecchio Continente: compito che esercita dall'interno dell'Unione Europea, tramite lo strumento del veto conferitole dal requisito dell'unanimità, prevenendo per quanto possibile ogni forma d'integrazione politica.We have made it easy for you to find a PDF Ebooks without any digging. And by having access to our ebooks online or by storing it on your computer, you have convenient answers with L'Inghilterra - L'avversario del continente europeo. To get started finding L'Inghilterra - L'avversario del continente europeo, you are right to find our website which has a comprehensive collection of manuals listed.
Our library is the biggest of these that have literally hundreds of thousands of different products represented.
Pages
61
Format
PDF, EPUB & Kindle Edition
Publisher
Edizioni all'Insegna del Veltro
Release
ISBN

More Books

loader